Uscito sul mercato nel
1985, il Commodore 128 veniva presentato come alternativa
“professionale” al Commodore 64, un po' come questo nei confronti del Vic20. All’interno convivevano due
processori, uno Zilog Z80A e un MOS 8502; quest’ultimo conferiva
alla macchina una doppia anima permettendo di avviare il computer in
modalità C64 digitando l’input “go 64”, accedendo in tale
maniera allo sconfinato parco software del fratello maggiore con una
compatibilità del 95%.
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Eh guarda, se la stanno facendo sotto, che te lo dico a fare... |
Più
compatto, silenzioso e in grado di leggere nativamente i floppy a
doppia faccia, il 1571 poteva essere utilizzato anche con il c64 e il
vic20, ma dava il meglio di se con la potenza della nuova macchina,
rimpiazzando le routine seriali tipiche del 1541 con il cosiddetto
“burst mode”, accelerando notevolmente i tempi di caricamento e
salvataggio dati. Con una simile potenza è sconfortante pensare che
tutti i titoli che esibivano sulla confezione un bel “64/128”
giravano in effetti in modalità C64 senza sfruttare le capacità
della macchina.
Vi erano fortunatamente delle eccezioni e, anzi, un
ristretto gruppo di titoli venne programmato esclusivamente per
girare sul C128. Da ricordare l’etichetta budget Mastertronic, già
attiva sostenitrice dello speccy 128, che rilasciò versioni avanzate
di The Last V8 (pessimo gioco di guida famoso unicamente per la
colonna sonora di Rob Hubbard) e dell’ottimo Kikstart, arcade a
base di motocross a scorrimento orizzontale estremamente giocabile
che, nella versione espansa, godeva di 27 piste rispetto alle 8
originali, un maggior numero di ostacoli, una tabella per salvare i
punteggi ed uno scrolling più fluido.
Per dover di cronaca, il
seguito Kikstart 2 avrebbe successivamente fornito un
intuitivo editor di percorsi anche ai possessori di C64.
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Prima di Super Scramble Simulator o Trials Evolution c'era Kikstart. |
In tema sportivo anche Thai Boxing, singolare picchiaduro isometrico della Anco, vantava una versione "avanzata". Ciononostante le migliorie si limitavano al pubblico animato, decisamente poco per un gioco che tutti ricordano SOLO per i volti dei lottatori che venivano coperti di sangue e ferite con il progredire dello scontro.
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L'unica differenza rispetto alla versione C64 è un livello extra. |
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La Anco avrebbe visto giorni migliori... |
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A brave new world. |
Netta la differenza in The Rocky Horror Show, bizzarro adattamento della trasgressiva opera-cult di Richard O'Brien: il C64 offriva una conversione frettolosa da Spectrum ereditandone la monocromia dei fondali, mentre su 128 la grafica era completamente ridisegnata, colorata a dovere con un paio di locazioni nuove come extra. Blocchettosa ma gradevole, apprezziamo lo sforzo, via.
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Potrei commentare questa foto in mille modi, ma nessuno mi farebbe onore. Mi limiterò a segnalare i fondali monocromatici su C64... |
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...In contrasto con la grafica rifatta da zero della versione per C128. |
Questi furono sostanzialmente i momenti di gloria ludici del 128: il computer venne riproposto
successivamente in due versioni, il C128 D e DCR, che integravano
entrambe il drive 1571 di serie, rispettivamente in un case
orizzontale in metallo e in più economica plastica. Entrambe
pompavano la ram video fino a 64k offrendo l’alta
risoluzione ai dispe fedeli possessori, sebbene tale potenzialità non ebbe riscontro in ambito
ludico: pochi mesi dopo sarebbe arrivato l’Amiga 1000 e i nuovi 16
bit avrebbero reclamato i riflettori della scena, con tanti saluti alla sfortunata famiglia del 128.
Complimenti già solo per avere pensato ad un "versus" così impietoso. Stranamente, dato che le piattaforme sfigate mi attizzano non poco, non mi ero mai seriamente avventurato alla ricerca dei titoli C128-powered, quindi ho apprezzato moltissimo. Da notare come la versione 128 di Stratton abbia due pixel in più... ma sia meno fluida! Argh!
RispondiEliminabeh, quei due punticini in più potevano racchiudere l'universo a detta di mio cuggino, ma non fare miracoli!
RispondiEliminaA gli 8 bit.
RispondiEliminaCome pubblicità c'è chi ha sparato più alto. Questi francesi infilzano, oltre alla mela dell'Apple e al cappello di Charlot dell'IBM, anche il coccodrillo dell'Amstrad!
RispondiEliminahttps://archive.org/details/ord-ind-s1-115/page/n15/mode/2up