lunedì 11 giugno 2012

Virtua Fighter 5 Final Showdown: il download che dovresti avviare, tipo subito.

Non me ne vogliano i fan di Wonderboy, tra i quali tra l'altro milito orgogliosamente: la collezione delle avventure arcade-ruolistiche di Tom Tom rimane un acquisto obbligatorio, ma se ci fossero soldi per un solo gioco da scaricare dal LIVE/PSN questo mese, i dindi degli appassionati di picchiaduro dovrebbero essere dirottati su VF5FS
Tanto sempre nelle tasche di mamma SEGA finiscono, a ben vedere, e con una perdita che ammonta a più di sette miliardi di yen registrata a Marzo, la casa di Sonic necessita di tutto il supporto possibile. 

Non rivedevamo Taka Arashi da VF3. Jean Kujo, invece, pesta come una gilda di fabbri.

Proprio per questa situazione la versione home di Final Showdown non sarebbe mai dovuta esistere; troppo onerosa da pubblicare a prezzo pieno nonostante il buon successo riscosso in patria. Virtua Fighter, si sa, possiede uno dei più raffinati sistemi di combattimento in circolazione, e questo è allo stesso tempo tanto il suo punto di forza quanto l'ostacolo più grande per il giocatore occasionale, che preferisce rivolgere attenzione e soldi verso i più abbordabili titoli di Capcom e Namco. Superata la barriera iniziale però, il picchiaduro SEGA sa remunerare come pochi per gli sforzi profusi, orientando il giocatore ad una filosofia di gioco che premia il tempismo nell'esecuzione delle mosse e la perfetta gestione degli spazi e delle distanze tra i lottatori in scontri rapidi dove raramente il timer raggiunge lo zero.
Virtua Fighter è uno dei pochi picchiaduro in cui un novellino che si abbandona al button mashing vedrà sempre e comunque infrangere i suoi sforzi contro un muro nel tentativo di affrontare un professionista; allo stesso tempo la diversità tra i vari stili rende lo studio di ogni lottatore un viaggio sempre nuovo, da affrontare con tempo e dovuta dedizione. VF5 fu uno dei titoli di debutto per PS3, nonché personale killer application per l'acquisto della macchina SONY, ma questo aggiornamento offre diverse migliorie per gli appassionati. In primis la presenza di due nuovi lottatori in un roster che vanta oramai venti diversissimi elementi, perché shoto e headswapper sono concetti alieni a Virtua Fighter. Il sumotori Taka-Arashi ritorna da VF3 con forza, resistenza e mosse abbastanza semplici da realizzare anche per i novellini, mentre il katateka Jean Kujo, unico lottatore nuovo, dispone di diverse spettacolari tecniche per punire il turtling ed è adatto ai giocatori più abili. I rimanenti spaccaossa avranno comunque di che allenarsi tra nuove mosse e bilanciamenti nell'arsenale che ci costringeranno tutti a posticipare il debutto sul ring a favore di opportune sessioni di pratica. A tal proposito, il gioco vanta uno dei più complessi e completi tutorial in circolazione, con un iter formativo che condurrà il novizio dalle basi fino a concetti avanzati come i frame di vantaggio, con tanto di dimostrazioni corredate di precisi input per le tecniche più ostiche in modo da capire cosa si sbaglia e come migliorarsi.
SEGA ha deciso di rendere il gioco più abbordabile per i novellini NON semplificando le meccaniche, bensì fornendo uno strumento di apprendimento completo: una scelta che condivido in pieno.
E alla faccia dei concorrenti, il netcode è davvero ottimo, sicuramente tra i più solidi in circolazione con una fluidità davvero stupefacente a patto di scegliere antagonisti con l'indicatore di connessione verde; imperdibile il rosic-o-meter (tm), uno smile che diventa via via più incattivito dopo ogni disconnessione volontaria, tanto per marchiare quelli che preferiscono uscire da una partita al posto di affrontare la sconfitta.

Indumenti particolarmente sobri per gli amanti della customizzazione: il mio Jean/Terry Bogard ama combattere contro il Kagemaru/Geese Howard...
Considerando che VF5 era privo di gioco online, almeno nella versione PS3, direi che questa aggiunta vale ancora di più per i possessori di questa macchina, anche perché il titolo È SCARICABILE GRATUITAMENTE per gli utenti Plus.
Per tutti gli altri il prezzo è comunque abbordabile; quello che può farlo levitare attorno ai venticinque euro sono le opzioni di customizzazione da scaricare a seconda del personaggio: non si tratta di semplici chiavi di sblocco ma, anzi, il peso complessivo di parrucche, indumenti e accessori arriva combinato a superare quello del gioco vero e proprio! Oltre ad agghindare i personaggi con opzioni più o meno sobrie che vanno da acconciature da Vegeta per Lau (!) a Dreamcast da portare sulle spalle (!), la totalità dei pacchetti extra sblocca diversi percorsi tematici nella modalità per il giocatore singolo.
Ad esempio nel torneo SEGA ci saranno Jeffrey vestito da Sir Tongara de Pepperouchau di Clockwork Knight o Sarah nei panni di Ulala di Space Channel 5, per dirne un paio.
Il più grande problema degli indumenti non presenti nel codice principale è l'assenza della modalità Quest, dove si giravano le sale giochi alla alla ricerca di costumi e personalizzazioni varie, rimpiazzata dalla modalità Score Attack e dal License mode. Qui bisogna superare diversi combattimento portando a termine svariati obiettivi strada facendo, come effettuare tot proiezioni mentre l'avversario è impegnato a picchiarci.
Che sia un modo per aggirare il limite di peso permesso per i titoli LIVE o un semplice espediente per racimolare qualche soldo extra, l'assenza di indumenti e accessori non incide sull'indubbio valore del gioco.

Poco importa che ogni colpo non scateni scariche elettriche o che la grafica convertita dalla scheda RingEdge cominci a mostrare una certa età, nonostante rimanga comunque di alto livello; VF5FS è uno dei migliori picchiaduro in circolazione, per certi versi IL migliore, e in questo formato digitale acquisisce ulteriore valore grazie all'aggressivo prezzo di lancio. Sarebbe un peccato lasciarlo a prendere polvere lì, sugli scaffali binari.